Durante l’organizzazione della nostra breve vacanza in Val Venosta, io e Chiara abbiamo preparato una lista dei luoghi più interessanti da vedere, includendo tra questi anche la sorgente dell’Adige, per via della sua vicinanza al lago di Resia. E fin qui nulla di strano, ti starai quindi chiedendo il perché di questo pippone iniziale o comunque il significato del titolo.
Arrivo subito al dunque: quella che viene pubblicizzata sui più autorevoli siti altoatesini (tra cui suedtirol.info, il portale ufficiale del turismo) non è in realtà la vera sorgente dell’Adige, si tratta invece di un falso storico che dura ormai da oltre 70 anni.
Io, come penso tante altre persone, ci sono cascato con tutte le scarpe, spero però che questo articolo possa aiutarti a non cadere nello stesso errore.
La falsa sorgente dell’Adige
Un gorgoglio appena accennato, umide pareti di pietra e un cartello che riporta la scritta Etschquelle Reschen 1550 m, con sotto la traduzione in italiano: la sorgente dell’Adige, almeno quella pubblicizzata dai portali turistici, è tutta qui.
Il percorso per arrivarci inizia dal centro abitato di Resia ed è segnalato da un cartello marrone riportante la scritta Etschquelle, all’altezza di un hotel Garni a due stelle sul lato destro (se arrivi, come penso sia probabile, da Curon).
Tip: all’inizio la strada è in forte pendenza, ti consiglio dunque di lasciare la macchina in uno dei parcheggi gratuiti posizionati al termine della salita, e da lì proseguire poi a piedi.
L’escursione vera e propria, infatti, comincia dopo 100-200 metri, inoltrandosi subito dentro il bosco e regalando squarci panoramici mozzafiato sul lago.
Dal punto dove inizia il sentiero al piccolo recinto in legno che racchiude la fonte dell’Adige metti in conto sì e no 15 minuti di camminata. Nulla di impegnativo, anzi, si tratta di un percorso adatto a tutti e con una pendenza praticamente nulla. Il problema, però, è un altro: quella che vedrai è una fonte farlocca.
La vera sorgente dell’Adige
La vera sorgente dell’Adige si trova all’interno del bunker n.20 presso il Passo Resia, nel territorio comunale di Curon. L’Opera 20, simbolo del Vallo Alpino, fu costruita durante il fascismo insieme ad altre fortificazioni, al fine di salvaguardare i confini italiani da un’eventuale invasione della Germania nazista.
La fonte tarocca, invece, è posizionata poco più a valle, e ancora oggi trae in inganno i tanti turisti che arrivano fin qui per fotografare il prezioso zampillo d’acqua.
Detto questo, ti suggerisco di prenotare la visita guidata al bunker n.20, organizzata in ogni periodo dell’anno dall’associazione turistica Passo Resia. Per maggiori informazioni contatta il numero di telefono 0473 633101, oppure invia un’email all’indirizzo info@reschenpass.it.
Sorgente dell’Adige e dintorni
Nella stessa giornata dell’escursione alla fonte dell’Adige puoi visitare altri luoghi interessanti qui vicino:
- L’ammaliante lago di Resia
- Glorenza, la piccola gemma dell’Alta Venosta
- L’abbazia benedettina di Monte Maria
- L’idilliaco paese di Slingia
*tutte le località elencate qui sopra si trovano entro un raggio di 25 km.
E con questo è davvero tutto. Per qualsiasi dubbio o domanda sulla visita alla sorgente dell’Adige lascia pure un commento, ti risponderò il prima possibile.
Federico Pisanu
Federico Pisanu è un travel blogger. Ha fondato viaggieritratti.it nel 2018 insieme a Chiara Lanari. Organizza i suoi viaggi in autonomia. In base alla sua esperienza aiuta gli altri viaggiatori con itinerari di viaggio e consigli pratici. Adora la pizza. Sardo. Al mare preferisce la montagna.