Brunico è una delle migliori località in cui soggiornare in Alto Adige, soprattutto se stai cercando una base di appoggio per esplorare i principali luoghi d’interesse della Val Pusteria, e non solo. Sì, perché in trenta minuti sei per esempio già nel cuore della Val Badia, oppure in quaranta minuti a Bressanone, senza contare che in meno di un’ora ti ritrovi, volendo, nel bel mezzo della Val di Funes.

Insomma, Brunico rappresenta davvero un eccezionale punto di riferimento se hai intenzione di visitare alcune tra le più belle attrazioni presenti in Trentino Alto Adige. E in tutto questo, non pensare che la città più importante della Val Pusteria non abbia nulla da offrire, perché commetteresti un errore grossolano.

Lascia ora che ti mostri cosa fare e vedere a Brunico e dintorni.

1. Passeggiare tra le case colorate di Brunico

Tutte le volte che sono stato a Brunico ha sempre piovuto, e per questo invidio chi riesce a visitarla con il sole. Emblematico, in un certo senso, quanto accaduto l’ultima estate: tempo grigio, qualche piccola goccia che cadeva di tanto in tanto, e poi alla fine giù un temporale pazzesco. Non per tirartela, però ci sono buone possibilità che sia questo il tempo con cui dovrai fare i conti anche tu.

E allora? A parte il consiglio spassionato di un ombrello, di tutto il resto fregatene beatamente e passeggia tra le splendide case colorate del centro storico, che meritano senz’altro di essere viste anche quando piove. E se la pioggia dovesse cadere in maniera incessante non preoccuparti, troveresti comunque un comodo riparo dentro i negozi che puntellano il corso centrale.

Case colorate di Brunico (centro storico)

2. Ammirare Brunico dall’alto salendo al castello

Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, il grigiore è un elemento che esalta ancor di più il fascino sinistro del castello di Brunico. Se a ciò ci aggiungi anche la salita a piedi, ecco che il quadro si completa. Quando poi arrivi in cima, goditi il panorama dall’alto: da qui infatti puoi abbracciare idealmente, e vedere sotto una luce diversa, la maestosa Chiesa di Santa Maria Assunta, l’edificio religioso più grande di tutta la Val Pusteria.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti – Il castello di Brunico ospita il museo MMM Ripa, il quinto dei sei musei realizzati dal leggendario alpinista Reinhold Messner. La tripla M sta per Messner Mountain Museum, mentre Ripa in lingua tibetana significa montagna (“ri”) e uomo (“pa”). Quest’anno resterà aperto fino a domenica 5 novembre 2023, tutti i giorni della settimana (tranne il martedì, giorno di riposo) dalle 10:00 alle 18:00. Riaprirà dal 7 dicembre 2022 al 25 aprile 2023, tutti i giorni della settimana ad eccezione del martedì dalle 12:00 alle 18:00. Chiuso il 24 e 25 dicembre. Ultimo ingresso alle ore 17:00. Un biglietto intero costa 14,00 euro, mentre gli over 65 e i disabili hanno diritto al biglietto ridotto di 12,00 euro. Per i bambini dai 6 ai 18 anni il prezzo del biglietto è di 6,00 euro, gratis l’ingresso per chi ha un’età compresa tra i 0 e 5 anni. Per maggiori informazioni, chiama il numero di telefono 0474 410220.

Panorama dal castello di Brunico

3. Arrampicarsi su per le Cascate di Riva

Quando penso alla magnificenza della natura, l’associazione con le cascate di Riva è immediata. Il primo, il secondo, il terzo salto: un crescendo di emozioni e forza, lungo una piacevole ascesa quasi mai impegnativa, se non per l’ultimo tratto reso scivoloso dagli spruzzi d’acqua provenienti dal salto finale, quello più scenografico. Uno spettacolo assolutamente da non perdere, a soli trenta minuti d’auto da Brunico, nell’incontaminata Val di Tures.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti: indossa o porta con te un impermeabile, ti servirà per conservare i vestiti asciutti durante il tratto finale del percorso che dalla seconda cascata porta a quella finale.

Il terzo salto delle Cascate di Riva

4. Scoprire il lago incantato di Anterselva

Sono passati diversi anni da quando ho visitato per la prima volta il lago di Anterselva, su suggerimento del proprietario di un hotel a Vandoies di Sopra. Dopo essere stato a Braies nell’era pre-Instagram e fiction varie, onestamente pensavo che non ci fosse nulla di simile in tutto il Trentino Alto Adige, o comunque un lago che potesse anche solo avvicinarsi. Se anche tu pensi lo stesso, ti invito a scoprire uno dei tesori più preziosi della Valle Aurina, nel versante accanto alla Val di Tures.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti: al pomeriggio il colore verde dell’acqua è ancora più acceso rispetto al mattino, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Inoltre, paghi una tariffa più bassa per il parcheggio.

Il lago di Anterselva visto dalla prima parte del percorso circolare

5. Specchiarsi nelle acque del lago di Braies

Inflazionato, usurpato, occupato, in una sola parola turistico, ma rimane pur sempre il lago di Braies (il mio ritratto). Ha ancora un senso specchiarsi nelle sue acque, restare a bocca spalancata nel vedere il cammino delle barchette in legno, chiudere gli occhi e ripetere a memoria il percorso circolare, sperando di immortalare di nuovo quel cane mentre nuota felice in una mattina di agosto.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti: so che magari può essere complicato, ma per evitare la calca di auto prima e persone poi l’unica soluzione è arrivare qui intorno alle 8 del mattino. Tieni conto che partendo da Brunico ci vuole all’incirca mezz’ora di macchina per raggiungere il lago.

Il lago di Braies

6. Visitare le tre chiese di San Candido

San Candido mi è rimasta nel cuore per la sua eleganza inimitabile, e poi perché pur essendo un centro abitato molto piccolo ospita ben tre chiese. Tra tutte, la più importante è la Collegiata: l’edificio religioso risale al XII secolo e al suo interno custodisce un celebre crocifisso ligneo, oggetto di culto da parte di migliaia di fedeli cristiani.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti: la terza chiesa è la cappella di Altötting e del Santo Sepolcro. Passa inosservata a molti per via della sua posizione (poco al di fuori del centro), ma di certo non per il suo aspetto.

La Collegiata di San Candido

7. Sperimentare l’escursione al Rifugio Santa Croce

Come accennato all’inizio, Brunico consente di raggiungere in poco tempo più luoghi d’interesse, tra cui appunto la Val Badia. Un territorio unico, meta ideale per le famiglie e per chi vuole vivere la natura in modo easy, con percorsi alla portata di tutti. Tra queste ti suggerisco l’escursione da La Val al Rifugio Santa Croce, passando attraverso i verdissimi Prati dell’Armentara. Poco più avanti il rifugio c’è anche la spettacolare Grotta della Neve, pronta a lasciarti senza parole.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti: se hai poco tempo a disposizione, come alternativa ti suggerisco l’escursione al lago Sompunt, nelle immediate vicinanze dell’abitato di Badia, oppure al lago Boè, raggiungibile agevolmente da Corvara con la cabinovia.

Panoramica del rifugio Santa Croce in Val Badia

8. Innamorarsi della Chiesetta di San Giovanni in Ranui

Se non bastasse, Brunico rimane in posizione strategica anche per avvicinarsi alla Val di Funes, distante meno di un’ora con la macchina. Personalmente, ma ti assicuro che non sono l’unico, mi sono innamorato della Chiesetta di San Giovanni in Ranui: se ne sta lì, tutta sola, nel bel mezzo di un prato bucolico, con sullo sfondo il gruppo delle Odle. L’unico neo è un tornello (sì, come quello che sta fuori dagli stadi) posizionato a pochi metri di distanza per evitare l’invasione oceanica dei turisti, soprattutto stranieri. Almeno questa è la versione ufficiale.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti: la Chiesetta di San Giovanni si trova poco più avanti il piccolo centro abitato di Santa Maddalena. Parcheggia qui la macchina, e prosegui poi a piedi seguendo le indicazioni riportate sui cartelli.

Chiesetta di San Giovanni in Ranui

9. Fotografare la Chiesa di Santa Maddalena in Val di Funes

Non posso poi non citare la Chiesa di Santa Maddalena, simbolo della Val di Funes. Alcuni la confondono con la Chiesetta di San Giovanni in Ranui, ma sono due cose ben diverse. Per raggiungerla devi camminare lungo un percorso in leggera salita per circa mezz’ora: nulla di faticoso, né di impossibile, anche perché ad attenderti poco più in là c’è una ricompensa ben maggiore della semplice vista della chiesa.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti: quando arrivi alla chiesa non fermarti, ma prosegui avanti per altri dieci minuti, prima su un breve tratto in discesa, poi di nuovo in salita per circa 100-200 metri. Cosa ne dici, la visuale da qui merita? (e di pomeriggio va ancora meglio, perché non hai il sole di fronte)

La Chiesa di Santa Maddalena e il Gruppo delle Odle
Foto di Alexvi82

10. Vivere il centro storico di Bressanone

Chiudo suggerendoti per ultimo la visita del centro storico di Brixen. È sempre un piacere per me tornare nell’elegante città altoatesina, riconoscibilissima fin dall’ingresso nell’area pedonale. Per saperne di più, ti invito alla lettura della mia guida sulle 12 cose da vedere a Bressanone. Se poi ti avanza tempo, tieni in considerazione anche la vicina Abbazia di Novacella, a una manciata di km dalla località principe della Valle Isarco.

Il consiglio di Viaggi e Ritratti: nell’eventualità tu abbia già visitato Bressanone, nelle immediate vicinanze merita assolutamente una visita anche il borgo di Chiusa, con annessa ascesa all’antico monastero di Sabiona.

Piazza del Duomo di Bressanone

E con questo è davvero tutto. Per qualsiasi dubbio o domanda sulle cose da fare e vedere a Brunico e nei dintorni lascia pure un commento, ti risponderò il prima possibile.

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Federico Pisanu

Federico Pisanu è un copywriter professionista. Scrive per aziende e siti web di tecnologia e viaggi. Nel 2018 ha fondato il travel blog Viaggi e Ritratti.